domenica 6 aprile 2014

Economia circolare

Janez Potočnik European Commissioner for the Environment, presenta molto bene il problema ambientale e demografico al quale stiamo andando incontro a gran velocita'. Mi piace che parli di regolamentare il mercato e copiare la natura. Condivido molte delle sue idee e proposte, mentre qui voglio porre l'accento su quello che invece non condivido.

La natura utilizza quello che ha sul posto, quindi non avrebbe senso consumare beni prodotti altrove. Come anche la natura utilizza quello che viene creato dalle specie viventi, non separa gli scarti in tonnellate di carbonio, azoto, fosforo, etc prima di riutilizzarlo. Servono soluzioni locali e tecnologie riutilizzabili e riparabili all'infinito, integrabili in sistemi piu' complessi, oppure completamente biodegradabili.

Va benissimo che si estragga l'oro da chili di telefonini e non da tonnellate di terra, che non si mandi in discarica i rifiuti, etc. Semplicemente per quanto sono pienamente d'accordo che sia maggiormente sostenibile, risulta che il tutto rimane ugualmente non sostenibile.

Il notevole sforzo scientifico, economico e tecnologico necessario per una transizione viene impiegato per una soluzione - l'economia circolare - che indubbiamente puo' migliorare le cose rispetto a come sono adesso e potrebbe far guadagnare tempo, ma non e' definitiva e non cambia la sostanza delle cose. Bisognerebbe chiarire questa illusione: sara' comunque necessario prima o poi cercare un'altra soluzione.

Il punto e' che si lotta contro l'entropia: per estarre quantita' sempre piu' piccole di materiale occorre un'energia sempre piu' grande, mentre quella a disposizione e' in diminuzione. E' gia' il momento per cominciare a parlare di alternative per eliminare qualunque necessita' estrattiva, in quanto abbiamo superato i limiti  per un inevitabile riscaldamento del pianeta. Bisogna guadagnare tempo guardando ancora piu' in avanti e agendo di conseguenza.

Efficiency solves nothing while growth continues.