lunedì 10 marzo 2014

Cibo gratuito

Molto spesso vengono inviati cibi in scadenza in Africa per le famiglie povere. E' innegabile che sia un delitto far andare sprecato il cibo ed è nobile mandarlo a chi non ne ha. Purtroppo questo non fa il bene di chi lo riceve.

Una pianta che riceve un'innaffiata ogni tanto, appena sufficiente a tenerla in vita sarà malata, darà poco frutto e sarà soppiantata da altre più adatte alle condizioni del luogo. Anche se l'innaffiatura sarà regolare, ma artificiale, quella pianta potrà essere rigogliosa e portare raccolto abbondante, ma morirà quando le condizioni artificiali vengono a mancare.

In sostanza bisogna che il cibo venga prodotto sul luogo e in misura sufficiente a chi vi abita. Portare altro cibo dall'esterno causa un possibile temporaneo aumento di utenti, ma essendo discontinuo e arbitrario causa degli squilibri. L'effetto peggiore è di distruggere l'economia contadina locale. Perché comprare da un agricoltore del luogo quando posso avere del cibo gratis? e perché produrre cibo se può venire da fuori?

Donare cibo vuol dire creare una pericolosa dipendenza. Pericolosa perché può venire meno in qualunque momento (aumento del costo dell'energia, problemi geopolitici, crisi economica internazionale...), mentre per mettere in piedi un sistema di produzione locale di cibo ci vuole tempo e nessuna concorrenza con prodotti occidentali gratuiti. 


Per il bene delle popolazioni che soffrono la fame, è necessario che la produzione di cibo locale sia sufficiente per tutti e che ci sia qualcuno che abbia convenienza ad occuparsene! Bisogna favorire quelle abitudini locali dirette all'autosufficienza in maniera sostenibile, che si sono adattate nei millenni precedenti all'arrivo della civilizzazione. 

Purtroppo questo non sarà un problema solo per gli africani, ecco ad esempio FranciaStati Uniti. Gli europei nella crisi dovrebbero pensare a come rendersi indipendenti dalle fluttuazioni dei prezzi e favorire i prodotti locali. L'alternativa è ritrovarsi con cibo scadente e di dubbia provenienza, coltivato con sussidi e inquinando con tecniche industriali a base di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti. La chimica che c'è dietro dipende dalle forniture di gas e petrolio in buona parte dalla Russia. Non sembra saggio far dipendere la propria produzione agricola da un paese esterno con cui non si riescono a intavolare accordi sulla crisi Ucraina.

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