venerdì 17 gennaio 2014

TPP e TTIP



Questi trattati internazionali come il TPP, che aprono ulteriormente i mercati sono un veleno per le comunita' locali.

Purtroppo la visione dell'ESPAS per i prossimi 30 anni non lo esclude e pone in evidenza delle proiezioni molto preoccupanti. L'Europa va incontro ad una contrazione di benessere mostruosa: diminuzione del 22% della classe media! In pratica nel giro di 20 anni, su una famiglia di 5 persone una finisce nella poverta'. Quanti europei ne sono consapevoli?


Proviamo a dare risposte alle 10 grandi domande, in maniera immediata e drastica. Non si potra' sostenere il welfare, le pensioni, il sistema sanitario, aumentera' la disoccupazione, una parte considerevole della popolazione non riuscira' a tenere il ritmo dei cambiamenti, si ridurranno le risorse disponibili e aumenteranno i conflitti per ottenerle.

La domanda chiave diventa quindi la 7, la cui risposta logica sarebbe semplicemente: assolutamente no, bisogna cambiare al piu' presto le regole del gioco, invece che insistere su questo percorso di cui si conosce gia' come si andra' a finire. E bisogna farlo ora che siamo piu' forti, non tra venti anni quando sara' ancora piu' dura.


I trattati multilaterali, il WTO e ancora peggio il TTIP non cambieranno lo stato delle cose, anzi non faranno che esacerbare le criticita'.

Purtroppo le tre domande rimanenti sembrano sottintendere che la risposta alla 7 e': andremo avanti comunque su questa strada, consapevoli delle conseguenze. Faremo del nostro meglio per ridurre i disagi per chi ne trae vantaggio, per gli altri cercheremo di controllare il malcontento.
La strategia della crescita non puo' funzionare in un Europa con una popolazione che non cresce piu'. Ma questa e' una grande opportunita' per promuovere il piu' possibile l'autosufficienza, ridurre la dipendenza dalle importazioni, eliminare l'utilizzo dei combustibili fossili e cosi' via.

E' il momento di cambiare!

4 commenti:

  1. http://sinistrainrete.info/estero/3361-lori-wallach-il-trattato-transatlantico.html

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  2. http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Il-trattato-intrattabile-21882

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  3. Quanti che hanno votato alle Europee lo hanno fatto consapevoli del ruolo che la loro scelta avrebbe avuto in questo accordo di libero scambio?
    Secondo la mia esperienza pochi.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/18/commercio-mondiale-governo-spinge-per-chiudere-subito-su-trattato-usa-ue/1030586/

    “non si è mai vista una negoziazione a porte aperte”: equivarrebbe a mettere la controparte “a conoscenza di tutte le mosse e le strategie”.

    Chi e' la controparte di Letta? chi se non il popolo italiano che non deve sapere nulla? di quali contromosse ha paura? il muro tra Stati Uniti e Messico e' stato eretto quando e' entrato in vigore il simile trattato NAFTA. Fino a quel momento le persone potevano attraversare la frontiera piu' liberamente, poi l'hanno potuto fare solo le merci.

    Mi sembrerebbe giusto che se si prende sempre la regola piu' favorevole al libero scambio, bisogna prendere anche quella piu' favorevole alla libera circolazione delle persone ;)

    Se vogliono difendere davvero il Made In Italy, lo possono cominciare a fare nel paese, dove basta assemblare ingredienti provenienti da qualunque luogo per prenderne l'etichetta.

    Parlano di vantaggi per le piccole e medie imprese!!! ma come, con i mercati aperti le multinazionali la faranno da leone, quali vantaggi ci saranno se restano solo le briciole?

    Gli appalti pubblici dati ad imprese straniere saranno un altro salasso con cui i soldi del paese verranno travasati all'estero. E con tutte le esternalizzazioni in corso di servizi pubblici non restera' molto.

    Quello che interessa invece e' l'apertura delle risorse minerarie: gas e petrolio da scisto in Italia e Francia, oro in Grecia. Le norme ambientali che frenano le imprese saranno scelte tra quelle piu' favorevoli agli affari, non certo al benessere dei cittadini!

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  4. A nice overview from Stiglitz:

    http://opinionator.blogs.nytimes.com/2014/03/15/on-the-wrong-side-of-globalization/?_php=true&_type=blogs&_php=true&_type=blogs&_r=1&

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